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A Peppe

  • frammentimmagini
  • 11 nov
  • Tempo di lettura: 2 min
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Una volta, in un momento difficile della mia vita, mi hai scritto che “dobbiamo ciclicamente calarci nel dolore per riuscire a comprendere quanto sia essenziale l’elevazione del nostro spirito”.


Lo sto facendo di nuovo ora, mentre Ti lascio queste poche righe, calandomi nel dolore di una assenza che eleva il mio spirito.


Che il Tuo cammino prosegua leggero come è stato su questa terra.


Ciao Peppe,


ancora una volta ci siamo “ritrovati”.


Stefano Glinianski



Hai lasciato questa esistenza leggero.


Leggero, come sei stato per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerTi.


Leggero, perché in un mondo ove è sfrenata la esigenza di imporsi, alla Tua bell’anima è bastato mostrarsi con la dolcezza dei Tuoi occhi, la serenità del Tuo sorriso, la gentilezza dei Tuoi modi, per far comprendere quanta profondità può celarsi dietro la leggerezza.


Una leggerezza così calda e amabile che, con il Tuo improvviso salutarci, ha lasciato in noi una enorme pesantezza.


La pesantezza del vuoto quando assente è la bellezza.


Ma la pesantezza non farà mai parte della Tua persona.


E allora si dovrà imparare a sentirti vivo nel vuoto.


Un vuoto da vivere non come assenza, ma pienezza della Tua essenza.


L’ Associazione “Frammenti di solidarietà”, esprime il più sincero cordoglio per la scomparsa improvvisa e prematura del carissimo amico Peppe Vessicchio, che si è prodigato da subito, con passione e amorevole generosità, alla causa stessa dell’Associazione, contribuendo con la Sua presenza e partecipazione a diffondere il nostro progetto in tutta Italia.


Il 2 dicembre si sarebbe dovuto dare avvio, insieme, a una nuova fase del progetto, per la quale tutti noi eravamo particolarmente entusiasti.


L’obiettivo era recarci nelle scuole, così da instaurare un dialogo proficuo con le nuove generazioni e sensibilizzarle alla cultura dell’aiuto e dell’ascolto reciproci, anche – e soprattutto - in contesti socioeconomici complessi, nei quali è più facile perdere di vista certi valori e dove gli esempi belli e veri sono spesso, purtroppo, soppiantati da falsi miti moderni e dalla prevaricazione.


Sviluppare la sensibilità verso “l’altro da noi”, nella convinzione che una società sana debba transitare necessariamente dall’incontro rispettoso tra le differenze, dal loro dialogo costruttivo - così come la melodia nasce dalla sinergia equilibrata e amorevolmente diretta delle note musicali, alla quale il nostro caro amico Peppe ha dedicato la sua intera vita - sarà d’ora in avanti un obiettivo per noi ancora più profondamente sentito.


Che il Suo ricordo accompagni ancora il nostro cammino.


Associazione "Frammenti di solidarietà"

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